È ciò che fanno ad esempio tutti quelli che vogliono godersi lo spettacolo dei fuochi d’artificio della Torre Eiffel dalla spianata degli Champs de Mars.
Già dal pomeriggio eserciti di giovani e meno giovani, muniti di tovaglie baguettes salumi formaggi e vino, si avviano verso il grande prato rettangolare per conquistarsi un posto in “prima fila” (si fa per dire…), aspettando con ansia e curiosità il grande evento serale.
L’ho fatto anch’io.
E sei disposto a stare ore e ore su quel prato, scavalcando folle sdraiate a terra pur di raggiungere, all’occorrenza, il “bagno” più vicino, rischiando di non riuscire a tornare più indietro senza pestare qualcuno, o a ritrovare il tuo posto libero, cercando di non lasciarti sfuggire neanche un centimetro del territorio conquistato, lottando contro chiunque piano piano approfitti di un tuo bicchiere di vino o di qualche risata di troppo per soffiarti sotto il naso quell’angolino in cui avevi steso il telo…
È una guerra. Una vera guerra.
Non si può definire altrimenti quello che è dato vedere ai presenti. Non è solo uno spettacolo pirotecnico, sono fuochi d’artificio misti a luci e colori, musica e fuoco (quello vero!). Il tutto, inutile dirlo, in perfetta sincronia.
Un paio di anni fa, se non ricordo male, hanno inserito anche un omino sospeso nel vuoto, che si stagliava tutto bianco sullo sfondo nero della Torre Eiffel, a non so quanti metri di altezza… E “camminava” nel nulla, piccolo piccolo, un puntino in quella struttura colossale. Mi sono sempre chiesta chi fosse e che sensazioni avesse provato lassù.
Ma torniamo “coi piedi per terra”…
L’emozione di questo spettacolo è davvero unica! E quando sei lì non ricordi più la calca di persone che hai dovuto sorbire le ore prima, non pensi più a quanto sei stato seduto e a quanto ora devi stare in piedi, non ti preoccupi nemmeno di come tornerai a casa dopo (dato che molte metro lì vicine restano chiuse per sicurezza e tocca camminare parecchio per sperare di prendere una delle ultime corse). Quando sei lì sei troppo preso dalla bellezza che hai davanti.
Non ci sono parole per descriverlo, e neanche i video rendono, bisogna viverlo! Tuttavia, vi lascio qui sotto un estratto del 14 luglio 2014, e chissà che non vi venga l’acquolina in bocca… 😉
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