Prima del 1981
Nella ricerca “Les espaces verts de Paris – Situation et projets” redatta dall’atelier parisien d’urbanisme nel 1980 veniva presentata la situazione degli spazi verdi dell’epoca: parchi, giardini e verde pubblico in generale coprivano una superficie totale di 2191 ha, di cui 1847 dei due “boschi”, il Bois de Boulogne e il Bois de Vincennes. I parchi più grandi già presenti a quel tempo erano Buttes Chaumont, Tuiléries + Champs Élysées, Champ de Mars, Esplanade des Invalides, Jardin du Luxembourg, Parc Monsouris + Cité Universitaire, Jardin des Plantes, Parc Monceau, il parco di Ranelagh e poco altro.
Guardando la carta degli spazi verdi aperti al pubblico, presente in quella relazione, Parigi non sembrerebbe una città molto verde…
Certo sono esclusi tutti i viali alberati (boulevard), i giardini privati, il verde sportivo e i cimiteri, ma l’impatto visivo diciamo che non è da “polmone verde”.
Per fare un paragone, se Roma contava circa 9 mq di verde per abitante, nello stesso periodo Parigi ne aveva meno di 2 (dato presente nella suddetta relazione). Si deve comunque considerare che Parigi aveva, allora come oggi, un’estensione ben delimitata, e soprattutto una densità abitativa notevole. Ad ogni modo, la domanda di spazi aperti era crescente e a quanto pare nel corso degli anni sono stati fatti numerosi interventi per soddisfare questa richiesta dei parigini.
Dal 1881 al 1999
In circa vent’anni, in un periodo che va dal 1981 al 1999, il patrimonio verde della Ville Lumière è aumentato del 40% grazie alla creazione di numerosi altri parchi urbani di grandi dimensioni, l’estensione di parchi già esistenti, e la creazione di una fitta rete di “square”.
Nuovi spazi verdi:
Gli ultimi 20 anni
Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi interventi di recupero volti soprattutto a riconvertire piccoli residui urbani in aree fruibili dalla popolazione. Oltre a questi, anche aree più vaste sono state ridisegnate per accogliere attività ludico-sportive o ricreative degli abitanti di Parigi nel tempo libero, o per modernizzare spazi aperti già esistenti.
È il caso ad esempio del Jardin Nelson Mandela, nel ventre de Paris, che copre il grande centro commerciale e nodo di interscambio delle Halles di Paris, inaugurato nella primavera 2018 dopo diversi anni di lavori.
Lungo il perimetro della città, invece, è presente la Petite Ceinture, un’area verde corrispondente alla linea ferroviaria che dal XIX secolo fino a poco tempo fa trasportava merci e persone da una stazione all’altra di Parigi. Negli ultimi anni sono iniziati lavori di recupero di questa cintura verde, al fine di rendere l’area fruibile dalla popolazione.
Dei progetti principali che sono stati attuati negli ultimi anni, il Parc des Rives de Seine è quello che preferisco: una lunga promenade in riva al fiume, che permette di attraversare il cuore di Parigi dalla Torre Eiffel al Pont de Sully passando da una parte all’altra della Senna. Meta di turisti, ma affollata anche dagli abitanti della Ville, è luogo di passeggiate, relax, sport, pic-nic e attività all’aperto di ogni tipo.
I jardins partagés
Una nota particolare la meritano i jardins partagés che, sebbene siano apparsi in Francia negli anni 90 e ancora prima negli Stati Uniti negli anni 70, a Parigi si sono visti solo a partire dal 2002 e oggi sono molto diffusi. Si tratta di giardini comuni, letteralmente “condivisi”, dove cioè mettono mano un po’ tutti: tendenzialmente gli abitanti di un quartiere, giardinieri più o meno amatoriali e chiunque abbia il pollice verde o il desiderio di vivere uno spazio collettivo. Luogo di ritrovo familiare e conviviale, spesso nato dal desiderio di recupero e riutilizzo di aree in stato di abbandono o degrado, questi giardini accolgono anche eventi culturali, proiezioni all’aperto e altre attività, il tutto gestito dalla comunità cittadina.
Progetti del futuro
Molti altri progetti di più ampio respiro sono ancora in corso di definizione, e spaziano dalle aree perimetrali della città, fino addirittura a una rete di interventi innovativi ed ecologici a scala regionale. Progetti la cui realizzazione è prevista per i prossimi anni o addirittura decenni, in un costante rinnovamento urbano che vuole rispondere a un contesto sociale e ambientale in continua evoluzione.
Parigi al passo coi tempi quindi, Parigi che si trasforma, Parigi in movimento!
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