Se immaginate la Ville lumière come una grande metropoli, se vi ha dato l’idea di essere una città “immensa”, una di quelle in cui “ci si perde”, avete avuto la mia stessa impressione. Che però è… sbagliata!
La motivazione è da ricercarsi nel carattere monumentale che ha Parigi rispetto a Roma: con i suoi boulevard, le sue prospettive, i suoi monumenti incorniciati in viali lunghi e larghi, l’effetto che ne risulta è di una città imponente e maestosa.
Roma non ha viali larghi settanta metri come gli Champs Élysées; ha strade molto grandi sì, addirittura autostrade che la attraversano, ma non viali per passeggiare, dove le persone possano apprezzare la grandezza della città e delle distanze. Non ha grandi distese di prato come lo Champ de Mars davanti alla Torre Eiffel o l’Esplanade des Invalides, o viali lunghi in giardini come alle Tuileries che indirizzano lo sguardo “lontano”.
A Roma gli spazi verdi delle ville storiche sono adagiati su colline e non c’è mai un edificio che si staglia sullo sfondo di ampi spazi aperti, se non giusto a San Pietro (dove la piazza ha però un ruolo diverso dai prati per picnic sopra citati), o all’Eur, che non è però molto “vissuto” dalla popolazione o dai turisti; in generale, la percezione è sempre in qualche modo interrotta o dalla morfologia del terreno o dalla vegetazione, perché, si sa, le ville storiche a Roma sono piene di aiuole e fitte alberature.
D’altra parte, sono città molto diverse, e quando Haussmann ha avuto il coraggio di demolire e ricostruire mezza Parigi per farne la città che è oggi, a Roma – centro storico – c’era talmente tanta di quella storia “intoccabile” che non si sarebbe potuto fare altrettanto (e meno male!).
CONSIDERAZIONI URBANISTICHE
Basti comparare l’Arc de Triomphe al Colosseo, due monumenti all’incirca della stessa altezza (intorno ai 50 mt).
L’Arco di Trionfo è in posizione centrale di una piazza di 240 mt di diametro, alla fine di un viale – l’Avenue des Champs Élysées – di 71 mt di larghezza e 1,9 km di lunghezza, perfettamente al centro del suo asse. Gli edifici più vicini, quelli che si affacciano sulla piazza Charles de Gaulle, sono abbastanza lontani da essere percepiti, in prospettiva, molto più piccoli dell’Arco.
Il Colosseo, invece, si trova alla fine di un viale di “soli” 30 mt di larghezza e 850 mt di lunghezza, rispetto al quale però è posto in posizione più laterale, oltre al trovarsi lontano da edifici allo stesso livello (quelli più vicini sono situati sui colli e non rendono giustizia alle sue dimensioni) e ad essere circondato da colli che non ne facilitano la percezione da lunghe distanze. Inoltre, c’è da dire che il Colosseo è alto 48 metri solo su una metà, ha una struttura più irregolare e, girandoci intorno, capita di vedere in primo piano la sua parte più bassa.
L’Arco di Trionfo dà un’idea di grandezza maggiore del Colosseo, perché il confronto col paesaggio circostante, per un mirabile gioco di prospettive, lo lascia solo e incontrastato, così che le persone che sbucano sulla piazza devono vedersela esclusivamente con la sua mole (ripeto, gli edifici circostanti sono abbastanza lontani da esser percepiti come piccoli). In più, personalmente quando guardo l’Arco di Trionfo non vado a pensare di paragonarlo al Colosseo, ma al più simile Arco di Costantino, e quello sì che è più piccolo (solo 21 mt).
Il Colosseo deve vedersela con i colli circostanti che sembra vogliano “soffocarlo”, facendo apparire gli edifici più alti di quello che sono, “limitando” l’effetto di grandiosità che potrebbe avere l’Anfiteatro Flavio se quelle stesse palazzine fossero alla sua quota. Certo, il Colosseo sembra sempre un “colosso”, perché le persone sono comunque piccole, perché non hanno il confronto diretto con l’Arco di Trionfo parigino e perché, a prescindere da tutto, lo è!
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