Parole e frasi dell’amore in francese

San Valentino, parole e frasi d'amore tipiche in francese: cosa si dicono gli innamorati, idee per passeggiate romantiche a Parigi, gratis e tutto l'anno
Quali sono le parole e le frasi legate all’amore più usate in francese?
Beh, parlando di “amore” non possiamo non pensare alla festa degli innamorati (la fête des amoureux) per eccellenza: San Valentino.
La festa di San Valentino, in francese “La Saint-Valentin”, a Parigi è sempre motivo di ispirazione per iniziative dedicate agli innamorati. Trovi qualche spunto in questo articolo su San Valentino, in cui nomino alcune attività da fare in coppia, molte di queste sono riorganizzate ogni anno, nonché alcuni dei miei posti romantici preferiti, che sono aperti e gratis tutto l’anno!
Una piccola nota: in francese, tutte le feste, anche quelle maschili (San Valentino, San Silvestro etc.) sono chiamate al femminile: la Saint-Valentin, la Saint-Sylvestre, etc. Questo perché è sempre sottintesa la parola “fête” (festa).

Ma veniamo alle espressioni più usate dai Francesi, e iniziamo dall’inizio! Cioè quando ancora l’innamoramento è agli albori, tutto è confuso e abbiamo la testa tra le nuvole…

Les papillons dansent dans notre ventre

In italiano diciamo “sentire le farfalle nello stomaco”. Ebbene, in francese è praticamente lo stesso. Quella sensazione di essere un po’ scombussolati emotivamente e con mal di pancia psicosomatici, anche in francese è rappresentata da farfalle che volteggiano in modo caotico nella nostra pancia. 

Il nostro stomaco “sfarfalla” (le ventre papillonne) quando sta nascendo un sentimento verso qualcuno che già conosciamo da tempo, oppure per qualcuno appena incontrato. E in quest’ultimo caso abbiamo avuto un bel colpo di fulmine!

Un coup de foudre

Hai mai avuto un colpo di fulmine? Che sia in italiano o in francese, questo improvviso “shock” emotivo ci prende di sorpresa quando qualcuno ci colpisce a prima vista.

Che sia per un colpo di fulmine o per un processo un po’ più lento, quando sentiamo le farfalle nello stomaco e non capiamo più niente, significa che il lui o la lei in questione ci fa girare la testa.

Faire tourner la tête

Quando qualcuno ci fa girare la testa è segno che l’amore sta prendendo il sopravvento e il rischio, oltre a far girare la testa, è anche di perdre la tête pour quelqu’un. Perdere la testa per qualcuno (per amore) è possibile anche in francese. Una cosa che invece non si fa, almeno non proprio come noi, è prendersi una cotta. 

Attenzione! Se prendre une cuite, che tradotto parola per parola è “prendersi una cotta”, significa in realtà “prendersi una sbronza”! Non è esattamente la stessa cosa… anche se le due cose potrebbero essere collegate, qualora il nostro amore non fosse corrisposto.

Tomber amoureux

Ci siamo. Siamo innamorati! In francese non c’è il verbo “innamorarsi”, ma si usa l’espressione tomber amoureux, ossia “cadere innamorati”, che a mio avviso è molto più romantico e rende meglio l’idea di abbassare del tutto le proprie difese e abbandonarsi alla mercé del nostro innamorato.

Attacher les cadenas

Avete presente la “moda” nata a Roma in seguito al film “Tre metri sopra il cielo” di attaccare lucchetti d’amore sui ponti (Ponte Milvio nel caso di Roma) e diffusasi presto in altre capitali europee e del mondo? Ecco, Parigi, ville de l’amour per eccellenza, non poteva esimersi da tale usanza. 

È sul Pont des Arts che schiere di innamorati hanno suggellato il loro amore eterno attaccando un lucchetto sulla ringhiera del ponte. Dopo anni di cadenas appesi, nel 2015 la Mairie de Paris ha deciso di toglierli, pena lo sprofondamento del ponte sotto al suo stesso – accresciuto – peso. 

Ma da qualche parte sul lungo Senna potete ancora trovarne…

Appellativi tra innamorati

In francese gli innamorati si chiamano in mille modi, dai classici ai più bizzarri. Ecco una breve rassegna non esaustiva di alcuni comuni nomignoli preferiti dai Francesi.

  • Mon amour (amore mio), mon chéri – ma chérie (tesoro), mon cher – ma chère (caro, cara) sono gli evergreen imperituri.
  • Ma perle (mia perla), mon bijou (mio gioiello), mon soleil (mio sole), i soprannomi legati a qualcosa di “prezioso”.
  • Mon Valentin – ma Valentine, mon Roméo – ma Juliette, i soprannomi dei personaggi simbolo dell’amore.
Una piccola nota: le valentines in origine erano cartoline inviate al proprio amato con un messaggio d’amore o una citazione di poesie romantiche. Oggi sostituite da messaggerie più tecnologiche, all’epoca erano sempre più curate, divenendo in certi casi vere e proprie opere d’arte!

E poi ci sono i nomi legati agli animali

  • Ma biche – ma bichette (mia cerva – cerbiatta), ma colombe (mia colomba), ma puce (mia pulce), ma poule – ma poulette (mia polla), i nomignoli tipici per lei (evitare categoricamente “ma vache” e “ma chienne”: vacca e cagna hanno un senso negativo anche in francese!).
  • Mon lapin (mio coniglio), mon canard (mia anatra), mon poulet (mio pollo) e molti altri, sono invece dedicati a lui.

Je t'aime

Ma se sei follemente innamorato del tuo lui o della tua lei, vai sul sicuro dicendole le parole più classiche e sempre belle che si possano scambiare tra innamorati: Je t’aime (ti amo).Je t’aime in francese è usato anche per intendere il nostro semplice “ti voglio bene”, così come altre espressioni come:
  • Je te veux du bien (ti voglio del bene, ma non è molto usato, mi raccomando non tradurre alla lettera con Je te veux bien, che invece è inteso come “ti voglio”, in senso diciamo più “carnale”…),
  • Je t’aime beaucoup (corrisponde più al nostro ti voglio bene più che a “ti amo molto”, ha un significato più di affetto e amicizia),
  • Je t’aime bien (può voler dire “mi piaci” o, anche in questo caso, ti voglio bene).

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  1. Anche io conoscevo mon petit e mon Chou Chou ed anche altre riferite ad animali, che ora in francese non ricordo perché non l’ho mai studiato , certo che cagna e vacca hanno un significato negativo anche in Inglese, la lingua che di solito uso per parlare con persone non italiane !!!!

  2. Sara
    14 Ottobre 2022
    Rispondi

    Ciao !
    Io conoscevo anche l’espressione « mon/ma petit/e chouchou » 🙂

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