Problemi con madrelingua francesi

Oggi vorrei porre l’attenzione sui comportamenti dei prof francesi madrelingua che insegnano francese. Chiaramente si tratta della mia esperienza personale e di quello che ho potuto vedere in tanti anni di corsi di francese tenuti da insegnanti madrelingua. Ecco le difficoltà che ho riscontrato quasi sempre, sia quando partivo da zero, sia quando avevo già un buon livello di francese. Non voglio fare di tutt’erba un fascio, sia chiaro! Ma per quello che ho visto e che continuo a vedere tutt’ora, soprattutto negli insegnanti di francese online, questa è la tendenza che noto.

Nulla vieta, anzi, è consigliabile, di affiancare l’apprendimento con la frequentazione di veri madrelingua, per esercitarsi dal vivo, per chiarirsi qualche dubbio soprattutto sull’utilizzo di certe espressioni o parole, e poi bon, anche solo per sentir parlare francese con accento francese che è qualcosa di magnifico!

Tuttavia, quando abitavo a Parigi, e anche adesso a distanza, la maggior parte delle cose che ho imparato e che hanno “sbloccato” veramente i miei dubbi sul francese le ho imparate conversando con Francesi che parlavano italiano! E più lo parlavano bene, più imparavo (un esempio emblematico è il tandem linguistico che ho instaurato con Bernard).

Sarà un caso?

Premessa: perché penso che imparare francese con un Francese sia un po' problematico

I Francesi, come è giusto che sia, parlano francese. I loro corsi sono vere e proprie full immersion perché, per ovvi motivi, tutte le spiegazioni sono nella loro lingua madre. Questo però comporta che se uno parte da zero farà molta più fatica a seguire le spiegazioni e i dialoghi interamente in francese.

Non è un caso, infatti, se spesso i corsi tenuti da Francesi DOC presuppongono che l’allievo abbia già delle conoscenze base della lingua: a volte qualcuno di loro lo dice da subito che è importante avere già una conoscenza minimo di livello A2 “altrimenti non potete capire cosa sto dicendo!”. 

Ma secondo me il problema degli insegnanti madrelingua, a prescindere che parlino o no la tua lingua, è che non riescono VERAMENTE a mettersi nei tuoi panni e capire VERAMENTE le tue difficoltà, per un semplicissimo motivo: loro non hanno mai studiato quella lingua come stai facendo tu ora, l’hanno imparata da piccoli come tu hai imparato l’italiano, il processo per il quale hanno imparato la loro lingua madre è ben diverso da quello che stai affrontando tu per imparare quella lingua che, nel tuo caso, è straniera. 

Cosa comporta tutto ciò? Che purtroppo molto spesso i loro consigli non sono di una grande utilità… 

Ecco di seguito qualche esempio di quello che intendo quando dico che l’apprendimento del francese con un madrelingua può essere un po’ problematico.

Consigli "fuffa"

Normalmente, nei corsi tenuti da madrelingua, i consigli per migliorare il francese sono sempre molto teorici, un po’ “fuffa” secondo me…

Esempio: “Per migliorare nel parlare bisogna PARLARE!”

Wow, ma che scoperta.

Sì, perché i madrelingua non si rendono conto di quali possono essere le VERE difficoltà di qualcuno che cerca di imparare la loro lingua. Sì ok senza dubbio la timidezza, l’insicurezza e la paura del giudizio degli altri sono ostacoli che con la pratica costante possono essere superati. MA questo non significa che qualche dritta, qualche spiegazione in più su come parlano i Francesi, sui loro modi di dire tipici ad esempio, su come fare per pronunciare certe parole o dei trucchi per ricordare certe regole basati sulla tua lingua madre (e non la loro) etc. non siano più che necessari per sbloccare (DAVVERO) il nostro apprendimento.

Errori di "altri" stranieri

Poi ci sono quelli che vogliono farti vedere che capiscono perfettamente cosa sta pensando un comune mortale intento a imparare il francese… e ti fanno esempi su esempi sugli “errori tipici” di uno straniero quando parla francese.

Ehmmm… sì. Peccato solo che questo “straniero” potrebbe essere Inglese, Cinese, Spagnolo… insomma non necessariamente Italiano! Il che vuol dire che l'”errore” che il madrelingua in questione ha rilevato può essere tipico di un Inglese, di un Cinese, di uno Spagnolo etc. che in base alla loro lingua madre commettono via via errori diversi: diversi tra loro, e diversi tra quelli tipici degli Italiani.

Ad esempio, una volta ho sentito un prof di francese spiegare che molti suoi allievi confondono la B con la V, pronunciando ad es. “bel” come “vel”. Ecco, evidentemente si trattava di studenti spagnoli… non mi risulta che noi pronunciamo la B come una V o viceversa, e in questo i Francesi hanno la nostra stessa pronuncia.

Consigli per francesi

Nella mia grandissima esperienza di allieva di prof madrelingua, mi è capitato anche di sentire delle spiegazioni, delle “ricette segrete” per non commettere più certi errori, che di fatto puoi capire e mettere in pratica solo se già conosci il francese!

Ti racconto un piccolo aneddoto. Devi sapere che in francese la lettera H è considerata a volte muta, a volte no. In entrambi i casi non si pronuncia mai (salvo rare eccezioni), ma se l’H è muta si fa la liaison, altrimenti no.

Esempio. Haricots (fagioli): in questo caso la H non è considerata muta, quindi se voglio dire “i fagioli” dovrò dire “les haricot” SENZA fare la liaison.

Ma io come faccio a sapere se l’H è muta o no in una parola, e quindi capire se è necessaria la liaison o no?

Il consiglio geniale della mia prof francese dell’epoca è stato: 

«Se al singolare metti l’apostrofo, vuol dire che l’H è muta, quindi al plurale ci vuole la liasion. Nel caso di “haricot”, al singolare voi come dite? LE haricot! senza apostrofo! Non potete dire “l’haricot” come se l’H fosse muta. QUINDI l’H di haricot non è muta e quindi non si farà la liaison

Ma mia cara prof… Se io non sono francese, io sti haricot non li so dire né al plurale né al singolare!!! Quindi se tu mi rimandi al singolare “le/l’haricot” per me la domanda si pone di nuovo, né più né meno che per il plurale! 

Ma questo succede perché molti prof sono alle prese con dei problemi di pronuncia o ortografia che hanno gli stessi Francesi, o anche altri francofoni non francesi ma madrelingua, come i magrebini o chi viene dai territori francesi “d’oltre mare” (La Réunion, Martinica etc.) che sanno già parlare francese ma devono affinare giusto qualcosa.

Non ti correggono

Ma che bisogna fare per farsi correggere da un prof francese? Pur di farci parlare, pur di farci esercitare, non ti correggono (quasi) mai! 

Perché: “finché si capisce”…

Eh no scusa! Se dovevo solo fare conversazione e “farmi capire”, prendevo il primo Francese che passava per strada e iniziavo ad attaccare bottone (passando magari per una che ci prova… ma tanto loro fanno così, almeno a Paris). Insomma, non mi andavo a cercare un prof!

Ora, capisco che interrompere un allievo ogni 3×2 mentre si sta sforzando di fare una frase di senso compiuto non sia una grande idea. Ma un errorino ogni tanto… o almeno appuntateli e me li dici dopo! Se no come imparo?

Niente, non c’è niente da fare, neanche se glielo chiedi esplicitamente.

Mi è successo proprio pochi anni fa nell’ultimo corso seguito al Centro Saint Louis de France a Roma. Un giorno ho finito addirittura per chiedere alla prof come mai non mi correggesse mai (nonostante glielo avessi chiesto espressamente), e la sua risposta è stata “perché tu non fai errori”.

Mah… sarà stata una scusa?

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  1. ALESSANDRO
    11 Febbraio 2021
    Rispondi

    Ma quindi come si fa a distinguere se una parola inizia per H muta o aspirata.
    Vanno imparati a memoria?

  2. User Avatar
    11 Febbraio 2021
    Rispondi

    Eh purtroppo sì.. almeno quelle di uso più frequente. Ma nei dizionari è indicato quando l’h è aspirata, o attraverso un asterisco * o è proprio scritto. Comunque si fa prima a ricordare le parole con h muet che sono molte meno, e poi si va per esclusione 🙂

  3. ALESSANDRO
    11 Febbraio 2021

    Grazie per la risposta e complimenti per il blog.

  4. Luca
    2 Dicembre 2019
    Rispondi

    Comunque “hartichauts” si scrive senza l’h. Forse volevi fare l’esempio con “haricot”. Per la quale, fra l’altro, non ho mai avuto problemi a ricordarmi che è una di quelle con l’h muta, applicando la regoletta che citi tu.

  5. User Avatar

    Grazie Luca della segnalazione sì infatti volevo dire haricot. ^_^”
    Comunque penso che il problema si ponga se una persona non conosce già le parole: dopo, certo, è una questione di abitudine e di orecchio, ma all’inizio applicare quella regoletta, non solo a quella parola ma ogni volta che c’è una H, non è una grande “astuce” per un principiante secondo me, perché dovrà cercare in un altro modo la pronuncia corretta, che il dubbio venga per il plurale o per il singolare. Non trovi? 🙂

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