Je suis italiana, chi habla with me? – Il tandem linguistico che salvò il mio francese

Mi trovavo a Parigi da circa due mesi, mio cugino e un suo amico erano venuti a trovarmi una settimana di agosto e quando sono andati via ho percepito ancora di più quella solitudine che già aveva caratterizzato le mie prime settimane parigine.
Ma soprattutto mi sono resa conto che non avevo modo di parlare con nessuno, o meglio, con nessun Francese (perché di Italiani a Paris ne conoscevo già tanti). A un certo punto addirittura avevo adottato la tecnica del “mi faccio un giro, sia mai becchi un dragueur, almeno ho qualcuno con cui parlare”.
Sì insomma, la disperazione avanzava galoppante. Ma vi pare che per parlare francese in Francia dovevo sperare in qualche provola loquace? No, serviva una soluzione, e anche con una certa urgenza.

Ho iniziato quindi a cercare su internet qualche corso di lingua da seguire a Parigi, e ho finito per trovare un sito particolare, Conversation Exchange, dove persone di diverse nazionalità potevano entrare in contatto per poi fare uno scambio linguistico a mo’ di tandem, diventando pen friends o addirittura incontrandosi.

Il sito esiste ancora oggi e a mio avviso può essere molto utile per praticare una lingua straniera in modo piacevole e soprattutto GRATIS! (e io ho il fiuto per le cose gratis, pian piano lo scoprirete). Non è certo un sito di incontri! Bensì, come dice il nome, uno scambio di conversazioni, un po’ nella mia lingua, un po’ nella tua. E come ci sono francesi desiderosi di imparare l’italiano, si possono trovare anche inglesi, cinesi, tedeschi e così via, per cui potenzialmente si può praticare qualunque lingua straniera.
Il sito ha utenti sparsi circa ovunque; dopo l’esperienza parigina ho scoperto che potevo usufruirne anche a Roma, dove infatti ho trovato un paio di francesi alle prese con l’italiano.

Come funziona

1. Bisogna comunicare alcuni dati:

• Nome
• Età
• Città in cui si abita (utile nell’eventualità di incontrarsi)
• La propria madrelingua
• Le lingue che si vuole praticare e il relativo livello di conoscenza (principiante, intermedio etc)
• In che modo si vuole fare tandem (via e-mail, chat o incontrandosi)
• Infine qualche riga per descrivere i propri hobby e interessi.

  1. In questo modo, non essendoci foto in mostra, ma solo un avatar, si è portati a contattare la persona sulla base delle lingue parlate, gettando un occhio al limite agli interessi, giusto per essere sicuri di avere argomenti in comune di cui parlare.

2. Tramite il sito si contatta la persona

Si invia un messaggio privato, si scambiano due parole e poi si decide se e come continuare la conversazione: scrivendosi o incontrandosi. Se poi ci si trova bene si continua, altrimenti niente.

È così che ho iniziato a conoscere francofoni di tutti i tipi. Con molti mi sono vista una sola volta e poi è finita lì. Con alcuni invece mi sono vista diverse volte, siamo anche stati a dei musei o al cinema, oltre che negli immancabili bistro o percorrendo in lungo e in largo le strade parigine (e per me che ero lì da poco, era bellissimo girare la città, viverla quasi come una vera parisienne!).

Grazie a loro ho capito tante cose della lingua francese: di fonetica e grammatica, ma anche di espressioni colloquiali o gergali su cui impazzivo per trovare una traduzione. Uno di loro è stato così gentile da aiutarmi nella traduzione in francese del mio CV. Un altro al secondo incontro mi ha anche regalato un libricino sui giardini dicendo che “l’aveva visto per caso e aveva pensato a me” (deve essergli rimasta impressa la mia laurea in architettura del paesaggio). Alcuni mi hanno rivelato la vera pronuncia di certe lettere francesi, da cui poi ho dedotto la “regola generale” (che secondo me neanche loro conoscono), di quelle che se me l’avessero detto prima avrei fatto molta meno fatica! Mi sono perfezionata nella lettura, e ho imparato a comprendere e utilizzare intercalari molto frequenti nel linguaggio parlato. Insomma, se nei primi incontri facevo molta fatica a esprimermi con disinvoltura, in pochi mesi hanno iniziato a chiedermi come mai avessi bisogno di un tandem linguistico. Tendenzialmente però alla fine ci siamo tutti persi di vista.

Photo by Huy Phan on Unsplash

Dopo un po’ che incontravo sedicenti “studiosi della lingua italiana”, di cui spesso in realtà conoscevano sì e no due parole e mezzo, ho iniziato a preferire incontri con Francesi che già parlavano abbastanza bene l’italiano. Avevo notato, infatti, che altrimenti lo scambio linguistico risultava un bel po’ difficoltoso: di fatto non c’era dialogo, né aiuto alcuno in caso non trovassi le parole giuste per esprimermi in francese. Quindi: solo praticanti italiano di livello intermedio-avanzato.

Ecco come sono finita a conoscere Bernard, un Francese DOC con cui sono tutt’ora in contatto (direi l’unico “sopravvissuto” ai tandem mono-incontro avuti per la maggior parte). Ma di lui vi parlerò meglio in questo articolo… 😉

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