È difficile pensare che la Torre Eiffel, quel monumento di ferro da sempre uguale senza particolari modifiche, in passato possa essere stato molto diverso da come lo vediamo oggi.
Come già accennato in occasione dei 130 anni della Torre Eiffel, l’architetto Sauvestre fu chiamato per decorare e rendere più piacevole all’occhio il progetto della torre, ma alcuni elementi realizzati all’inizio sono stati poi tolti, come le strutture al primo piano.
Come abbiamo visto, anche il colore è cambiato rispetto all’inizio. Pare che nel corso di 130 anni si siano divertiti varie volte a cambiare faccia alla Torre Eiffel: forse per cercare di farla piacere anche a quelli che la consideravano una ciminiera…? Vero è che all’epoca le pitture non erano molto durature: Mr Nourisson, che si occupò di stendere il secondo strato di rosso una volta montata la torre (1889) dava una garanzia di appena un anno!
Tra una riverniciata e l’altra si contano oggi ben 19 strati di colore! E così il rosso scelto da Gustave Eiffel fu sostituito dall’ocra solo 3 anni dopo l’inaugurazione, per poi passare a un vero e proprio giallo, poi a un giallo un po’ più scuro, poi al rosso scuro, e infine al marrone, finché fu studiata una tinta appositamente per la Torre Eiffel, il cosiddetto “brun Tour Eiffel”, che dal 1968 colora il volto della Dame de Fer che tutti conosciamo.
I COLORI DELLA TORRE EIFFEL NEGLI ANNI
Cosa faremmo se un domani decidessero di cambiare di nuovo il colore della torre?
Ipotesi remota, direte voi… se negli ultimi 50 anni è rimasto sempre lo stesso colore.
E invece non è così scontato. Come potrete immaginare, ogni tanto un po’ di manutenzione ci vuole: il ferro arrugginisce e alcune porzioni di colore pian piano si staccano, anche se è impercettibile all’occhio da certe distanze.
Negli ultimi anni i lavori di manutenzione del colore della Torre sono passati da 7 a 5 anni: al primo piano della Torre c’è una cassetta per depositare le proprie opinioni sul colore, ed eventualmente proporre qualche modifica (rimanendo ovviamente sulle tonalità usuali, non certo consigliando il viola o il verde o il blu…).
Tre anni di lavori
Proprio nel 2018 sono iniziati i lavori di ritinteggiatura della Torre Eiffel.
Questi lavori, che dureranno circa 3 anni, non riguarderanno solo il colore, bensì anche altri aspetti soprattutto legati alla sicurezza:
Per quel che riguarda il colore, forse non ci si pensa, ma quello strato di vernice esteso per tutta la superficie della torre (vedremo poi di quanto si tratta) ha un peso, in senso di chili, non indifferente, e rischierebbe di gravare troppo sulla struttura creando qualche problemino di stabilità. È quindi necessario togliere via lo strato precedente e solo poi stendere quello nuovo.
Questa operazione, contrariamente a quanto si possa immaginare, è opera di un numero abbastanza ridotto di operai: circa una ventina di pittori, o poco più, ha il compito di grattar via la pittura esistente, ripulire bene la superficie, applicare l’antiruggine e infine lo strato di vernice. Tutto ciò da zero a 300 metri!
“Dipinto a mano”
Avete presente quando sugli oggetti in ceramica leggiamo scritto “dipinto a mano”?
Ecco, sulla Torre Eiffel potremmo trovare la stessa dicitura! Sembra incredibile, ma è proprio così: questo grande “oggetto” celebrativo di un’epoca industriale e tecnologica… è integralmente dipinto a mano.
In questo caso non c’è evoluzione tecnica che tenga: i pittori utilizzano ancora oggi i metodi tradizionali già usati all’epoca di Gustave Eiffel, e la pittura sulla torre si applica solo ed esclusivamente a mano.
Salendo sulla torre è possibile vedere dei manichini “appesi” qua e là, che mostrano come lavorano i pittori veri, tra una manutenzione e l’altra.
Questioni di sicurezza…
Naturalmente, più che di esperti pittori, gli operai che eseguono queste lavorazioni hanno doti da scalatori…
Attaccati a imbracature costantemente fissate a corde di sicurezza disposte lungo tutta la struttura, i pittori lavorano sospesi nel vuoto: la difficoltà maggiore consiste nel far forza per togliere gli strati vecchi di pittura piuttosto che nello stendere la nuova vernice.
Per una maggiore sicurezza dei visitatori, addirittura i pennelli e tutti gli utensili da lavoro degli operai sono assicurati a corde, così da non rischiare mai di cadere in testa a qualcuno!
L’importanza della pittura e dei pittori
Come scrisse lo stesso Gustave Eiffel nel suo libro “La Tour de 300 m”, la pittura in una struttura di ferro non è solo un aspetto decorativo, estetico, ma ha un’importanza fondamentale per garantire la sicurezza della struttura stessa. Tanto più in una torre del genere, costituita da così tanti elementi dallo spessore ridotto, costantemente esposti a intemperie di tutti i tipi.
Per questo sin dal principio i pezzi di ferro che formano la Torre Eiffel sono stati verniciati e riverniciati con sostanze specifiche che evitassero la formazione di ruggine e proteggessero la struttura dagli attacchi degli agenti atmosferici. Tutti gli elementi della torre vennero, infatti, verniciati già in officina ancora prima di essere montati insieme, anche nelle parti che sarebbero state poi coperte da altri elementi; successivamente vennero date altre due mani di vernice una volta la torre costruita, così da assicurare una copertura anche a tutti i rivetti e i bulloni che tenevano insieme il tutto.
Non solo: la struttura della torre fu concepita in maniera tale che ogni punto fosse raggiungibile, così da poter sempre monitorare la comparsa di ruggine da qualche parte e porre tempestivo rimedio.
Allo stesso modo, i pittori che effettuano la riverniciatura della torre non hanno solo un ruolo legato all’estetica, ma anche e soprattutto alla manutenzione e alla sicurezza. Uno dei loro compiti principali, infatti, è di controllare che non ci siano parti a rischio a causa della corrosione o della debolezza dei rivetti. Insomma, un lavoretto da niente!
I COLORI DELLA TORRE EIFFEL IN CIFRE
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